Sono le 16.27 del 30 marzo, quando l’aria di Spilimbergo, in provincia di Pordenone, viene scossa da un improvviso boato. Vetri che tremano, molta paura, e tanta confusione iniziale. Col passare dei minuti, si diffonde la voce: l’esplosione è avvenuta all’interno dell’impianto di incenerimento situato nel territorio del Comune friulano, gestito dall’azienda Mistral Fvg srl, specializzata nella raccolta, smaltimento e intermediazione di rifiuti speciali. Allo scoppio è seguito un principio d’incendio, sul posto sono arrivati sei mezzi dei vigili del fuoco e il personale del 118.
E’ di un morto e di un ferito lieve il primo bilancio dell’esplosione. La vittima è un operaio di 50 anni, dipendente della società. Da quanto si è appreso, l’uomo stava effettuando dei lavori di manutenzione assieme a un collega ad un serbatoio di solventi, quando è stato investito da un violentissimo scoppio. L’altro operaio è stato trasferito in ospedale, a bordo di un’autolettiga, in stato di choc.
I due si trovavano su una piattaforma aerea, da cui si doveva procedere alla bonifica della cisterna. Tra le possibili cause la presenza di gas o sostanze residue nel contenitore.
Sul posto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Spilimbergo. Atteso anche l’arrivo degli ispettori dell’Azienda per l’Assistenza sanitaria 5 di Pordenone specializzati nella prevenzione degli incidenti sul lavoro. Indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Pordenone. L’inceneritore è uno dei due presenti in regione. Quello di Trieste brucia rifiuti urbani, mentre quello di Spilimbergo brucia rifiuti ospedalieri.