E’ sera, un lunedì sera di inizio autunno come ce ne sono tanti,
e la pioggia cadde sulla città. Una pioggia fitta, quasi come fosse
un temporale estivo, ma durevole persistente, proprio come le
pioggerelline autunnali.
Appena superato l’equinozio d’autunno, ecco arrivare la pioggia,
ad intristire i lunghi pomeriggi e le serate.
La pioggia di settembre in città è come un’anticipazione del vero
autunno, del vero grigio. La gente corre sotto i portoni, pochi
ombrelli per strada, ed il grigio che si fa avanti.
Solo l’ubriaco del quartiere mostra di sbattersene, e cammina
lungo il marciapiede, incurante della pioggia.
Va verso la bottega del vecchio vinaio, tanto lui mai ha una
meta diversa. Cammina davanti a me, nel mio stesso verso, lo
osservo, stretto sotto il mio ombrellino rotto a brandelli,
mentre qualche goccia mi arriva dietro il collo.
Va avanti dritto, senza barcollare. O è ancora sobrio, o
l’acqua gli ha fatto smaltire l’alcool, o regge talmente bene
le grandi quantità di vino che regge ogni giorno…
All’improvviso, come se il mio sguardo l’avesse solleticato,
si volta, e sorride, ricambio il sorriso. “Dotto'”, mi fa, “in
giro sotto l’acqua?”
“Devo pur arrivare a casa…”
“Venite a bere un bicchiere di vino con me, magari c’è anche
l’amico…” (amico già protagonista di
un vecchio post).
“Non bevo mai a stomaco vuoto, e non ho ancora cenato, ora
torno dal lavoro”.
“Il lavoro debilita, e poi con questa acqua si rischia di
arrugginire, per cui un bel bicchiere…”
“No no davvero, le do con piacere un passaggio con l’ombrello,
visto che sono di strada, ma poi proseguo verso casa”.
“Passaggio con l’ombrello? Con questo coso bucato? secondo me
Dotto’ vi bagnate di meno senza”.
Il guaio è che ha ragione… L’ombrello è a brandelli. Ne ho tre,
e ovviamente ho preso a casaccio il peggiore.
Riprendiamo a camminare e, poco prima di arrivare all’altezza
della bottega del vecchio vinaio ubriacone, il mio compagno di
viaggio inizia a recitare pezzi a casaccio della Divina Commedia.
Lo ascolto un po’ stupito mentre decanta “Oh Tosco”, ed inizia a
recitare il canto dedicato a Farinata Degli Uberti.
Arriviamo davanti alla bottega mentre lui recita ancora, ed io
lo ascolto sempre più stupito: non sbaglia un endecasillabo.
Gli sorrido per accomiatarmi, ma lo vedo fare una faccia furba.
“Dotto’ allora niente bicchierino?”
“No no davvero, preferisco andare a cenare”
“Dotto’, mi dica la verità: lei non se la ricorda a memoria
la Divina Commedia, vero?”
“Esatto. Tutta assolumente non sono in grado di ricordarla..”
“Ma come, un laureato dottore come lei, non è in grado di ricordarla?”
“No… mi sembra impossibile”.
“Visto cosa succede a bere solo dopo cena, Dotto’? C’è troppa acqua
nella sua vita, con un po’ di vino… sono certo che almeno l’Inferno
se lo ricorderebbe tutto…”
Poi si è voltato, è entrato nella bottega, recitando ad alta voce:
“Al tornar de la mente, che si chiuse
dinanzi a la pietà de’due cognati,
che di trestizia tutto mi confuse,
Dotto’ è il canto sesto!”
Da dentro il localaccio ho sentito un coro di due tre voci che
ha risposto, in intonazione un po’ avvinazzata
“Novi tormenti e novi tormentati
mi veggio intorno, come ch’io mi mova
e ch’io mi volga, e come che io guati.”
Sono rimasto fermo qualche attimo sotto l’acqua, poi ho acceso
una sigaretta e ripreso il cammino verso casa.
Nelle mie orecchie è rimasto solo lo scroscio della pioggia.
Forse domani ci sarà il sole, e gli ubriachi potranno decantare
il “Paradiso” al posto dell'”Inferno”, mentre sorseggiano un
bicchiere di Frascati.
P.S.: Invece no, è tutto grigio anche oggi.
P.S.2 (che non è la playstation): Intanto, su
Altrenotizie si parla di nuovo di Campania e monnezza.
ma che meraviglia, io sarei entrata…! 😀
ma che meraviglia, io sarei entrata…! 😀
in anni lontani, in un paesino vicino Roma, che comunque è ancora oggi senza acqua potabile, facevamo il caffè con l’acqua dell’autobotte, conservata in bottiglioni di vetro. Per sbaglio una volta prendemmo il bottiglione del frascati per farlo…
Fu l’unica volta in cui mio nonno bevve il caffè
e fu l’unico a berlo…
Forse sarebbe l’unico modo per far bere il vino fuori pasto a un caffettomane come te? ;)***
Vado a leggere altrenotizie…
oddio, che volonta’ di ferro: sara’ che sono il mio pane quotidiano, ma io un matto cosi’ l’avrei seguito in capo al mondo!
vado a leggere di monnezza…ma non prima di….:)))
vado a leggere di monnezza…ma non prima di….:)))
E pensare che qualcuno si sente superiore a loro…
Buona giornata Alex, tempo incerto anche qui. L’autunno è arrivato purtroppo.
è vero, sono d’accordissimo con il tuo compagno di passeggiata ! c’è troppa acqua nelle nostre vite. con questo nn voglio esaltare di certo la sbronza alcoolica perenne, però… meditiamo gente, meditiamo ! :-*
La soluzione all’ansia io ce l’avrei: lunghe passeggiate, rispetto dei miei tempi e serate in buona compagnia. Purtroppo, tutto questo, si concilia poco col mio lavoro e con i ritrmi della città. Fortunatamente so che passa da sola, mi conosco bene…
che bello questo post!
..soddisfatta? no, Alex, tutto il contrario….i labirinti sono quelli della mente, quelli contorti, da cui fai fatica ad uscire, ma esci….cadute a corpo libero? sono un buttarsi nel vuoto, con tanta paura dell’altezza…. un bacio
che bello scorcio di città e umanità varia! affascinanti personaggi…
che bello questo post!
..soddisfatta? no, Alex, tutto il contrario….i labirinti sono quelli della mente, quelli contorti, da cui fai fatica ad uscire, ma esci….cadute a corpo libero? sono un buttarsi nel vuoto, con tanta paura dell’altezza…. un bacio
Ma no maddai perchè, il Paradiso è noioso poveretti!
Sai, leggendo mi sono tornate in mente alcune scene di quando ero bambina e mio nonno paterno mi declamava pezzi della Divina Commedia o della Gerusalemme Liberata, a memoria… sedevo accanto a lui e lo guardavo ammirata mentre i suoi occhi azzurri si illuminavano tutti…
Grazie.
Black
E’ bello avere la prova che certe cose capitano anche nella vita e non solo nei libri 🙂
Anch’io ho trovato un gruppetto così, a Bologna. Meno letterario e piùfilosofico, però.
la divina commedia a memoria…grande! un saluto, golem79
la divina commedia a memoria…grande! un saluto, golem79
ehm…quello sopra sono io, golem79
E’ bello ogni tanto leggere qui un post “leggero”…io l’avrei seguito e ascoltato fino in fondo!
E’ bello ogni tanto leggere qui un post “leggero”…io l’avrei seguito e ascoltato fino in fondo!
sono stata brava, ho scritto solo “maremma canaccia” !!!! se mi applico mi riesce !!!
ps: prossimamente (ma molto prossimamente) sfilata di pronto moda on line !! :-DDD
Ho spesso delle difficoltà nel leggere e commentare i tuoi post (sempre molto interessanti e molto seguiti, vedo) e tu sai perchè. Questo è un post leggero, gustoso, simpatico, nel tuo bel narrare. Fortissimo il personaggio, io un cicchetto me lo sarei fatto anche a stomaco vuoto, dai!
ciao ciao
anto :-)))
Io sono astemia e infatti mi ricordo solo spezzoni sparsi della divina commedia e di altre “robe” in versi che ci toccava mandar a memoria alle medie e dintorni… 🙂
Io sono astemia e infatti mi ricordo solo spezzoni sparsi della divina commedia e di altre “robe” in versi che ci toccava mandar a memoria alle medie e dintorni… 🙂
Uno stralcio di “vita”, molto bello… chissà com’era il localaccio…
Uno stralcio di “vita”, molto bello… chissà com’era il localaccio…
Ciao Alex,
non immagini quanto mi piacerebbe ogni tanto abitare in una grande città, solo per vivere l’idea di incontrare gente che ti proprone di andare a bere del vino nell’osteria più scialba della città., dove dietro a un banco c’è un oste pazzo che recita la divina commendia!
È vero, all’interno del locale non so quanto tempo riuscirei a soppostare tutto questo, ma un el venti minuti inun posto così lo passerei volentieri.
Qui invece è tutto così monotono! :o)
Buona serata!
Ciao Alex,
non immagini quanto mi piacerebbe ogni tanto abitare in una grande città, solo per vivere l’idea di incontrare gente che ti proprone di andare a bere del vino nell’osteria più scialba della città., dove dietro a un banco c’è un oste pazzo che recita la divina commendia!
È vero, all’interno del locale non so quanto tempo riuscirei a soppostare tutto questo, ma un el venti minuti inun posto così lo passerei volentieri.
Qui invece è tutto così monotono! :o)
Buona serata!
ho dimenticato di firmarmi…sonia :O)
ho dimenticato di firmarmi…sonia :O)
Qui da me, ai tempi di mio padre bambino, un illustre latinista era perennemente ubriaco e discuteva in latino con altri sodali.
E ricorda: l’acqua infracida i bastimenti a mare…
A.I.U.T.O.
Qui da me, ai tempi di mio padre bambino, un illustre latinista era perennemente ubriaco e discuteva in latino con altri sodali.
E ricorda: l’acqua infracida i bastimenti a mare…
A.I.U.T.O.
Bellissime figure di esseri umani. Avvinazzati e magari pure sporchi e puzzolenti, ma piu’ vivi e veri di tanti incravattati che ci circondano.
Un bel brindisi a loro ed a Farinata degli Uberti,
Leela
Bellissime figure di esseri umani. Avvinazzati e magari pure sporchi e puzzolenti, ma piu’ vivi e veri di tanti incravattati che ci circondano.
Un bel brindisi a loro ed a Farinata degli Uberti,
Leela
No, non erano sporchi…
No, non erano sporchi…
Buongiorno, Alex. Un bacio.
Buongiorno, Alex. Un bacio.