.: Ischia 4 mesi dopo :.

Mi decido a rivelare che il post di ieri sull’abusivismo edilizio mi serviva solo come "introduzione" a questo post qui, mi serviva per "entrare nell’argomento".
 
Sono passati 4 mesi da quel 30 aprile.
Quattro mesi bastati a smentire sindaco, abitanti, eccetera. Quattro mesi per far diventare pubblico quel che già era noto da dieci anni almeno. Solo che se prima lo dicevi pubblicamente ti beccavi una querela.
Sembra di rivedere a distanza di anni le stesse scene che mi videro presente a Sarno tra i soccorritori. Stesso dramma, stessa natura del dramma.
Nella notte fra il 29 e 30 aprile 2006 è caduta su Barano d’Ischia una pioggia insistente, che però non ha mai superato i 47 millimetri. Una portata considerata quindi non rovinosa, ma che è diventata mortale per una famiglia di Via Arenella, in un’area, quella del Monte Vezzi, che aveva perso le difese naturali sotto le fiamme di incendi dolosi e sotto i colpi dell’abusivismo edilizio.
Dopo, e soltanto dopo, come succede spesso nel nostro Paese, si scopre che la zona franata era inserita nelle cartografie con la sigla R4, cioè "ad alto rischio". Tradotto significa che non bisognava permettere a nessuno di abitare in quel posto.
Poche ore dopo la tragedia si viene a conoscenza che la casa travolta dal fango era abusiva. Niente di più ovvio nell’isola degli abusivi.
Ricordo come si arrabbiò il sindaco di Ischia, che nelle ore successive alla tragedia urlò con forza all’Italia intera che "l’abusivismo non c’entra. Il crollo è stato determinato da una disgrazia, sull’isola non esistono ecomostri. Non ci sono scempi ma solo abusivismo di necessità". Vedere il post di ieri sull’argomento. Infatti quel post mi serviva esattamente a scrivere questo.
Povero sindaco, i numeri e le carte raccolte dal magistrato che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro colposo a carico di "persone da identificare", lo smentiscono terribilmente: 28.900 case nei sei comuni dell’isola, oltre 27.000 abusi acclarati.
Ritornando al post di ieri, questi numeri non possono minimamente essere giustificati con la forza della disperazione, di chi non ha casa ed è costretto ad arrangiarsi da sé. O no? Sembra chiaro che i fabbricati non abusivi siano solo una piccola minoranza.
Rabbrividisco davanti al caso di Forio d’Ischia: su 8.767 case ci sono 9.240 abusi. Un record tutto campano, forse l’unico comune italiano dove ci sono più abusi che case.
Non è da meno Casamicciola. Anche qui le domande di condono superano il totale delle case: 5.779 istanze contro le 3.602 abitazioni. Anche il Comune di Ischia si specchia in numeri da brividi: 9.000 case e 7.352 abusi.
Purtroppo però siamo un paese senza memoria, e quindi succede che le immagini della tragedia, delle lacrime dei familiari vengono dimenticate e dopo pochi giorni sull’isola si continua a costruire come niente fosse successo.
Qui non ero presente, ma è bastato leggere, mesi fa, un’inchiesta sul quotidiano "Il Mattino" di Napoli, dove si mostrava come ogni mattina al porto di Ischia giungano nuovi camion da Pozzuoli. Trasportano cemento, mattoni.
Dopo pochi giorni i carabinieri hanno scoperto e sequestrato 10 manufatti in realizzazione. Il più eclatante è a Barano d’Ischia, un manufatto grezzo di oltre mille metri quadrati, destinato a diventare un albergo. A Casamicciola rinvenuti altri tre manufatti illegali nel bosco. A fine maggio 2006, a Serrara Fontana, su un fondo rustico, dove è stata realizzata una casa abusiva, i proprietari con una pala meccanica procedevano al taglio del costone per realizzare una via che, dalla strada provinciale porta alla casa abusiva. Già, il costone della montagna! Che prima o poi, poichè le Leggi della gravità e della meccanica dei fluidi non sono aggirabili come le leggine umane, franerà.
Ad Ischia nulla è cambiato. Non è neanche stato capito che l’edilizia selvaggia non solo deturpa il paesaggio, ma è anche fonte di pericolo.

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24 risposte a .: Ischia 4 mesi dopo :.

  1. minpepp ha detto:

    E certo che ci vuole una bella faccia di c**o per dire che ad Ischia non c’è abusivismo edilizio… posso dire da turista che l’ha visitata, che l’edilizia selvaggia è la prima cosa che ti colpisce dopo il Castello Aragonese e i panorami della costa!!!

  2. mata63 ha detto:

    Alex caro,hai toccato un tasto molto dolente, nella provincia di Reggio Calabria abbiamo il primato di costruzioni abisive. Ieri sera discutevo di emergenza rifiuti ( e depuratori ) con degli amici. La situazione anche qui sta diventando davvero insostenibile… Non ci sono denunce che tengano, si sbatte continuamente contro un muro di gomma. Questa sta diventando davvero una “storia infinita”…

  3. evdea ha detto:

    Sembra assurdo non riuscire a controllare un luogo così circoscritto, credo ne manchi la volonta’…

  4. Mollie ha detto:

    Un mesetto fa in seguito a piogge sull’isola e al conseguente allarme frane, ho visto un servizio sulla disgrazia in cui si vedeva che a pochi metri dalle rovine i “parenti delle vittime” avevano già tirato su il pianterreno di un’abitazione. Sotto gli occhi delle autorità compiacenti.
    “Poverini!”
    Ma và và.

  5. macca ha detto:

    Siamo un paese ad alto rischio. Te lo dice uno che vive su un terremoto perenne. Come sempre, come detto fino alla nausea, è un problema di mentalità. Fino a che accettiamo che l’abuso sia norma, che ci siano “amministratori” collusi e marmaglia disonesta e criminale, non ne usciamo. Vero è che a rimetterci sono solo i poveracci, ma la dignità di un Paese non si (ri)costruisce lasciando passare la nottata…
    Daniele

  6. storie ha detto:

    “Non è neanche stato capito che l’edilizia selvaggia non solo deturpa il paesaggio, ma è anche fonte di pericolo.”

    forse ora si deve cominciare da qui.
    Chi non ha capito? perchè?

  7. agoinunpagliaio ha detto:

    In tempo reale! Pensavo a te mentre scrivevo il post, lo hai commentato appena pubblicato, son contento…;-)

  8. agoinunpagliaio ha detto:

    La natura deturpata non dimentica e si fa pagare con gli interessi!

  9. Anyanka ha detto:

    Lo facevano anche quando ero bambina… le cose non cambiano mai!!!!!!!

  10. Anyanka ha detto:

    No no, sono proprio distratta, solitamente manco so come faccio a farmi certi lividi o graffi. Se c’è una credenza aperta, fidati che ci vado a sbattere. Una volta sono andata contro alla porta finestre e di rimbalzo sono finita con l’occhio vicino all’antenna del televisore (la televisione è accanto alla porta… casa piccola). Sono un pericolo pubblico! 😉
    Comunque… è stupidità, penso a troooopppppeeee cose… 😉

  11. nonsologeomangio ha detto:

    di Ischia mi colpì anche la “politica” ginecologiobiettoridicoscienzainospedale ma inprivatopuoiabortirepureal5°mese…

    ma naturalmente apprezzai moltissimo luoghi, colori e sapori… un’isola veramente baciata dalla bellezza…

    peccato che chi la imbruttisce non si renda conto che brutto, a volte fa rima con pericolo. E pure serio.
    :/

  12. dilaniagrini ha detto:

    uelààà!!! allora tornai…
    io sono dell’idea che a un certo punto, chi è causa del suo mal pianga se stesso . si parla di un isolotto stra ricco, dove l’abusivismo conviene a tutti gli abitanti. chi in primis dovrebbe opporsi? a sto punto la popolazione di Ischia, anche perchè, visto la stratetigità dell’isola, lì anche uno starnuto fa notizia…
    concordo con mollie!

  13. Stufa ha detto:

    Un’isola che un tempo era un sogno, deturpata e stuprata dalla mano di tanti stupidi essere umani…
    Che peccato. 😦

  14. ofelia71 ha detto:

    prima si diceva “va tutto bene, finchè nn ci scappa il morto”. ma di morti ce ne sono scappati un bel po’ e sempre per gli stessi motivi, e nulla cambia. mi rifiuto di credere che “il gattopardo” avesse ragione, ma…

  15. cercacoccole ha detto:

    Incredibile, più abusi che case!! E dopo ci lamentiamo se ci mettono sulla graticola come paese di serie “c”, tutti trafficoni e niente legalità… Qui se apri una finestra, un altro po’ ti sequestrano la casa!
    Buona serata, ciao

  16. annadellaporta ha detto:

    e che te lo dico a fare!!!!
    ma possibile che non si possa proprio dare niente? è possibile che non possa relaizzarsi un vero piano regolatore?
    è possibile che per risolvere la questione bisogna che si svegli il vulcano? Potessi parlarci…chiederei di far muovere la terra almeno solo per spaventarli un po’….
    ciao!

  17. atyka ha detto:

    mi ho perso tutti i tuoi post quando ero in vacanza e continuo a perdeli perché in sti giorno (re-)nn ce la faccio a concentrarmi a niente che valga la pena. ma spero torno quando possa..

  18. laltrametadelcielo ha detto:

    i commenti che mi precedono sono un sunto delle verita’
    ovvero mancata volonta conoscenza di tutti dei pericoli eccet impossibbilita di non sapere visto il non vasto territorio
    si insomma tutto sarebbe ( forse) ridimensionato se chi dovrebbe controllare controllasse e si agirebbe di conseguenza
    ma e un discorso lungo e rischioso quanto quello della munnezza
    un baciotto alex 🙂

  19. AWomanAMan ha detto:

    Finché ci sono le testine nane pelate di cazzo che propongono condoni oogni sei mesi ecco che la metatstasi dilaga.
    Bisognerebbe demolire tutto e subito, aspettare che poi siano gli abusivi a ricorrere.
    Inizierebbero bene a pensare prima di rischiare.
    Purtroppo sono pessimista.
    La Natura farà giustizia, infischiandosene di condoni e dell’illegalità diffusa

  20. utente anonimo ha detto:

    sono un abitante di Forio, non conoscevo queste cifre.
    posso confermare tutto, avrei detto le stesse parole dell’autore dell’articolo.
    sembra una mania, un foga, una moda, una consuetudine.
    qui sembrano tutti drogati dal cemento.
    avrei tanto da dire, non so dove cominciare, meglio che mi fermo qui…
    saluti

  21. alex321 ha detto:

    Caro abitante di Forio, invece sarebbe bello se scrivessi tutto quello che hai da dire…

  22. utente anonimo ha detto:

    davvero non so da dove cominciare.
    mi ricordo da ragazzino venivo qui a fare le mie vacanze, perchè abitavo a napoli.
    ricordo l’anomalia già allora. posti che erano stupendi deturpati da mostri, con amministrazioni consenzienti, anzi elette dal popolo. imprese edilizie costruire ville su ville e rivenderle a benestanti per essere abitate solo pochi mesi all’anno.
    residenti che ogni anno reinvestivano il profitto della stagione turistica per fare sempre altre camere, stanze alberghi.
    quest’andazzo non si è mai fermato, è diventato consuetudine. mi sono sempre sentito in disagio. il risultato di tutto questo è che ora forio come tutta l’isola in estate è un inferno, e la gente che viene non paga quanto dovrebbe, perchè giustamente ischia non vale più quanto valeva.
    ecc… per quanto ne vogliamo parlare? serve a qualcosa?
    saluti

  23. alex321 ha detto:

    Boh… non so se serve, ma deve pur esistere una soluzione… o no?

  24. utente anonimo ha detto:

    caro amico,
    secondo me la soluzione è riuscire a vivere la propria vita magari rinfrescandosi l’animo viaggiando in posti migliori di questo.
    non ho la pretesa di riuscire a modificare qualcosa, credo sia troppo difficile, e poi la vita è breve.
    una soluzione drastica ci sarebbe, una bella eruzione del monte epomeo 🙂

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