.: Come muore la mia terra. Due mesi dopo :.

"Voi avevate voci potenti, lingue allenate a battere il tamburo.
Voi avevate voci potenti, adatte per il vaffanculo."
(F. De Andrè).

Sono passati oramai due mesi abbondanti, da quel giorno di rabbia, da quel 23 febbraio 2006 in cui pubblicai qui il post intitolato "Come muore la mia terra".
In due mesi è successo tutto ciò che, fino alla sera prima, non sarebbe stato prevedibile. Per questo motivo, sento arrivata la quasi necessità (anche senza quasi) di tracciare un piccolo bilancio intermedio circa quanto avvenuto finora.
Per motivi facili da comprendere, non tutto può essere qui descritto: ci sono nomi che non possono essere fatti, ci sono attività che, dietro parere di avvocati o delle forze dell’ordine o del buon senso, non possono essere citate. Però molte cose da raccontare ci sono.
Quel post lo scrissi all’indomani del 18 febbraio, uno dei giorni più duri della mia vita in assoluto. Pertanto ne risente. E’ un post scritto durante una fase di forte emotività, prima di razionalizzare il tutto. Un post scritto non a causa della scoperta di un massacro, poichè già lo si sapeva da almeno dieci anni, ma dal fatto che quel massacro mi ha colpito personalmente, entrando prepotentemente in casa mia una volta nel 2004 e, una seconda volta, il 18 febbraio scorso.
 
La risposta di voi lettori è stata quanto di più inatteso potesse esserci.
Poche ore dopo, ma davvero poche, il post era già stato copiato e incollato su alcune decine di blog, su varie piattaforme italiane e non. Come noto, cerco sempre di segnalare nei miei post chi li linka dall’esterno, ma in questo caso non ci sono riuscito. Ad un certo punto ho dovuto rinunciare a questa pratica, essendomi impossibile "starci dietro".
Nei commenti, sono state segnalate varie idee interessanti, come al solito qui le idee migliori vengono dai commenti e non certo dai miei post, ma non solo idee. Tra commenti e messaggi privati ci sono state anche tantissime persone che si sono manifestate subito disponibili a collaborare per portare avanti la cosa, e non farla morire con quel singolo post.
La risposta da parte della Rete, e non mi riferisco solo ai blog, ma anche a siti internet veri e propri come Napoli On Line è stata eccezionale, o quanto meno abbastanza incoraggiante per due cose:
1) continuare sulla strada del far luce sullo scarico abusivo di rifiuti pericolosi.
2) far uscire fuori dall’ambito della Rete il problema.
Ad ogni modo, ho da ringraziare la Rete e chi la anima, se l’operazione non è morta lì, in febbraio.
 
Per quanto riguarda il punto 1), raccogliendo la disponibilità a collaborare da parte delle persone (in gran parte bloggers!) si forma una piccola "squadra" di volontari disposti a lavorare "sul campo", soprattutto in Campania, che subito si danno da fare… Inoltre, mi metto a studiare cronologicamente il problema.
Per quanto invece riguarda il punto 2), procedo secondo alcuni passi precisi: il primo marzo viene pubblicato su Altrenotizie l’articolo La discarica della salute, che è il primo di una serie di articoli giornalistici volti non tanto alla denuncia, quanto a far sapere che esiste un problema grave di tutela della propria salute.
Il 10 marzo, il post che ha dato inizio al tutto viene letto in versione praticamente integrale da Roberta Jannuzzi su Radio Radicale, a diffusione nazionale (qui si può scaricare l’mp3 della trasmissione.
 
Nel frattempo la splendida squadra di volontari, tutte persone meravigliose e dotate di una straordinaria umanità, si mette all’opera e raggiunge anche un ottimo livello di operatività. Perdo il conto dei miei viaggi su e giù tra Roma e Napoli.
Proprio durante uno dei primissimi viaggi, apprendo da persona informata che il proprietario del terreno di cui ho parlato in un altro post è finito in galera ma non per gli sversamenti abusivi di sostanze tossico-nocive.
Il fotografo Cesare Abbate di Napoli offre gratuitamente e volontariamente la sua collaborazione, donando "alla causa" degli scatti impressionanti fatti ad Acerra a delle pecore morte avvelenate da diossina, presente nel terreno, nell’aria e nelle acque in percentuale di circa mille volte oltre il massimo consentito dalla legge. Analizzando il pericoloso fenomento, rilevato per la prima volta dalla SOGIN anni fa, ne è nato un altro articolo su altre notizie, con le foto di Cesare.
Durante la prima parte del mese di marzo, tra discussioni private con persone informate dei fatti, ma anche discussioni avvenute in Rete, mi sono convinto (eh sì, lo ammetto: ho la testa dura) che non si tratta di un problema meramente giudiziario, ma di qualcosa di più profondo, molto più profondo, che difficilmente riuscirei a spiegare in un singolo post. Un problema culturale, difficile da sconfiggere e radicatissimo. Torno dopo sull’argomento per proporre qualche delucidazione.
La squadra lavora benissimo, ed in breve tempo viene elaborato un comunicato stampa con tanto di riferimenti che viene inviato in giro. Rispondono positivamente Radio 105, Radio Laser (circuito Amisnet) e Radio Onda d’Urto. Relativamente a Radio Laser, dove intervengo personalmente, è anche disponibile l’mp3. So di avere promesso più volte che avrei messo online anche il mio intervento su Radio Onda d’Urto, ma ahimè là non è stato un intervento, ma un’intera trasmissione durata un’ora, per cui l’mp3 è di circa 700 megabytes, e non posso certo occupare così tanta banda.
Una settimana dopo risponde all’appello anche Diego Cugia, per la sua trasmissione Zombie su Radio24, a diffusione nazionale. Grazie soprattutto all’impegno di Stefy. Ne viene fuori una bella trasmissione, ed una splendida reazione del pubblico, che da tutta Italia si è fatto sentire con decine di telefonate alla radio.
Anche via web le radio rispondono, in particolare l’ottimo Macchianera nella sua trasmissione sabato notte. In definitiva, le radio hanno risposto bene quanto la Rete…
 
Ovvio che non ci siamo fermati alla sola propaganda 🙂 Anzi a dire il vero di propaganda non si è trattato.
Dal punto di vista dell’azione vera e propria, la prima cosa da fare (e che è stata fatta) è stato il verificare la veridicità dei dati di Alfredo Mazza. Cosa fatta attraverso l’Atlante dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale, che mai avrei trovato senza la collaborazione di Ninena, ed i dati del Registro Tumori dell’A.S.L. Napoli 4.
Una volta chiaro che i dati di Mazza erano veritieri, e quindi non si stava parlando di aria fritta, siamo passati al territorio, dove abbiamo instaurato una fattiva collaborazione con il Comitato per la tutela del diritto alla salute di Marigliano, presieduto da Nunzia Lombardi, che ha anche rilasciato un’ottima intervista per Altrenotizie, tra le altre inifite cose che stiamo facendo assieme. A questo si aggiunga l’infinita documentazione che il sottoscritto si è sobbarcato da studiare, per poter avere (e trasmettere agli altri) un quadro completo e veritiero della situazione.
 
Oggi, a due mesi di distanza, grazie anche a due parlamentari (uno di destra uno di sinistra, per rispetto della par condicio :P), alla infinita mole di documentazione letta, e del paio di decine di interviste/incontri/chiacchierate sul territorio un po’ con tutti, dal trasportatore, al politico locale, dal lavoratore nel settore dei rifiuti, all’attivista sul territorio, quel quadro generale ce lo abbiamo, e che ho riassunto, cercando di essere il pià chiaro possibile, pochi giorni fa sul blog di Spartaus.
Riassumendo questo quadro generale, rinviando al post appena menzionato per approfonire (per chi non l’avesse letto già) e come accennato anche alcune righe fa, non è solo un problema giudiziario legato alla malavita locale.
E’ vero che c’è una grande attenzione da parte della criminalità organizzata nei confronti del "sistema ciclo integrato dei rifiuti". D’altra parte, non c’è solo questo. C’è ancora una volta una Pubblica Amministrazione disattenta ed inefficiente nell’attività di controllo e prevenzione, che non è stata in grado di proporre un Piano per i Rifiuti efficace, abbandonado il tutto nelle mani di un Commissariato Straordinario di Governo (per i rifiuti) che in quanto tale può solo "amministrare", senza fare scelte politiche di sano indirizzamento per il futuro verso un vero ciclo integrato dei rifiuti, cosa che invece per esempio riesce bene in piccoli centri come Bressanone, ma anche in grandi centri, tra cui per certi versi anche la stessa Roma.
Si sta parlando quindi di un problema che, prima ancora di divenire giudiziario, è culturale.
C’è il piccolo imprenditore (che non possiamo ovviamente nominare in questa sede), che per "risparmiare soldi" sullo smaltimento dei frigoriferi vecchi che ritira, fa parte per legge della vendita di quelli nuovi, li abbandona sulle aiuole del parcheggio della sua azienda, finchè non arrugginiscono, le serpentine si rompono, il CFC va nell’aria (che respiriamo) e la ruggine viene portata via dalle piogge, infiltrandosi nel terreno e finendo nella falda acquifera.
C’è l’imprenditore nel settore dell’ecologia (che anche non possiamo nominare), che viene pagato per smaltire rifiuti pericolosi, industriali, ospedalieri, tossici, e che per "risparmiare soldi" li sversa invece sul terreno in loco.
C’è l’amministrazione comunale, che è tenuta per legge a bonificare i terreni comunali contaminati da discariche abusive, e che dopo anni non ha bonificato nulla, come denunciato di recente su Altrenotizie.
C’è l’amministrazione a livello "più alto", a livello politico, che non è in grado di risolvere il problema "a monte", e va avanti senza strategia di superamento dell’emergenza (secondo alcuni… lo fa anche in cattiva fede).
C’è infine il cittadino medio, che non si pone il problema neanche di fronte a casi di cancro nella propria famiglia, credendo che sia "innocuo" quel sacchetto di rifiuti domestici che, invece di gettare nel cassonetto, lancia dal finestrino dell’auto in corsa, senza sapere nulla di biogas e di percolati, nè tantomeno che la frazione organica dei rifiuti va necessariamente stabilizzata.
Più problema culturale di così…
 
A mio modesto avviso (e credo/spero anche secondo le tante persone che con me stanno lavorando a questo progetto! Che mi smentiscano qui ed ora se sbaglio!), come già detto nel blog di Spartaus giorni fa, il futuro passa attraverso la capacità di comunicare, modulare, coinvolgere.
Comunicare, con tutti: amministratori locali, imprese, cittadini, associazioni, scuole.
Modulare un vero piano di gestione dei rifiuti, cercando di coniugare al meglio la protezione dell’ambiente naturale con le esigenze dell’ambiente sociale e produttivo.
Coinvolgere i cittadini, facendoli sentire attori di un processo più ampio, conveniente e pulito.
Noi, come gruppo di lavoro nato spontaneamente proprio sulle pagine di questo blog, stiamo lavorando proprio sul coinvolgere i cittadini (ecco perchè dicevo che non è propaganda), far venire in superficie la sensibilità, ovviamente non da soli ma di concerto con le tante associazioni civiche che già si occupano di questo, e lasciando volentieri ai vari "comitati" sorti a Napoli di recente il compito di fare pressioni sui politici.
Ai primi due punti non possiamo pensare noi. Non solo non ne avremmo mai le forze e le capacità, ma spettano di dovere alla politica.
Quella politica che, come dice Nunzia, è assente, ed immagino la sua faccia mentre ripete le parole: "La strada è lunga e solo la politica può farlo. Dobbiamo aspettare che si decida a cominciare…".
Noi nel frattempo, senza trionfalismi perchè c’è ben poco da gioire, andiamo avanti. Lo dobbiamo a noi stessi, a tanta gente cara che abbiamo, ed anche a voi, che oltre a leggere mi caricate quotidianamente e mi date la forza di provarci ancora, anche quando mi dicono "no, quello lì non devi nominarlo. Non devi mai nominare loro". Lo facciamo perchè siamo cittadini di questa Italia-pattumiera.
Un ringraziamento speciale lo devo però a Cinzia, Stefy, Simo, Laura, Gianni, Nunzia, Fabio, Sonia, Raffaella ed a tutte quelle persone che, direttamente o indirettamente (quasi tutte persone che passano di qua) in mille modi hanno contribuito per fare in modo che un timido (ma incazzato) post su un misero blog diventasse una campagna civile nelle strade.
A tutti voi va, da parte mia, un inchino.
Ora servirebbe un altro passettino ma, per farlo, mi servirebbe trovare un editore…

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67 risposte a .: Come muore la mia terra. Due mesi dopo :.

  1. dreamin ha detto:

    fa bene al cuore leggere la continuazione del tuo post di febbraio.. complimenti. e coraggio.

  2. simichan ha detto:

    non ci fermeremo di certo… la strada è lunga ma per fortuna anche la forza di volontà delle persone come voi è tanta 🙂

    un abbraccio ^+^

  3. utente anonimo ha detto:

    Forza Alex!!

    siamo con te.. mi spiace non poter partecipare attivamente ma il mio lavoro mi porta via tantissimo tempo.. però nel mio piccolo ho fatto girare il tuo post sia ai miei parenti che vivono da quelle parti che ad alcuni amici che fanno i giornalisti di professione..

    ciao

  4. utente anonimo ha detto:

    mi sono dimenticato la firma

    Robie06

  5. virginie ha detto:

    veramente l’inchino sei tu a meritarlo.

  6. lise.charmel ha detto:

    grazie per essere passato a dirmi che gli sviluppi al post ci sono stati e sono stati nella direzione giusta. in bocca al lupo per tutto

  7. Ubikindred ha detto:

    Questo Paese ti dà raramente motivi per essere felice. Ora sono felice. Almeno ho un po’ più di pseranza. Condivido la tua lettura: si tratta di un problema di cultura civile o per meglio dire, di mancanza della stessa. E riguarda tutti: ho visto coi miei occhi un simpatico manager nella nordica e civilissima (!) Milano, togliere il cellophane da una rivista e buttarlo fuori dal finestrino di un autobus in moto, senza neanche lontanamente preoccuparsi di dove questo potesse andare a finire. Questo non è più accettabile. Ed è vero, solo la politica (quella alta, quella con la P maiuscola, quella “vera”) può essere lo strumento per una soluzione. Ma non sarà facile. Per nulla.
    Per il momento grazie a te e sappi che, nel mio minuscolo, sarò sempre pronto a darti una mano.

  8. Mollie ha detto:

    D’accordo col commento #5, soprattutto quando da qui passano persone come me che ti dicono “fai bene anche se non credo ambierà alcunché”.
    A volte mi fai pensare che davvero qualcosa possa muoversi.
    Grazie e ciao.

  9. maredidirac ha detto:

    Ciao capo!
    Sono felice di sapere che le cose continuano a muoversi. Ti riporto ciò che mi ha detto mia mamma.
    Non ha mai avuto familiarità con il PC e mi ha chiesto di scriverti da parte sua. Prima però due parole per capire meglio: mia mamma è nata nel ’40 e ha insegnato alle medie matematica e scienze per quasi 35 anni. Nel suo programma ogni anno si parlava di acqua, di natura, di animali, di piante e di rifiuti; forse è da lì che mi è venuta la fissa dell’ambiente.
    Le ho raccontato la tua storia e lei mi ha detto:”Digli di continuare, per tutti noi, giovani o vecchi e di provare con Report, di portare la sua storia a Milena Gabanelli”.
    Tentar non nuoce!
    http://www.report.rai.it/

    Buon week-end lungo e ricordati di riposare, se sei troppo stanco farai fatica a fare tutto quanto!

    Un abbraccio forte

  10. alex321 ha detto:

    Allora.. Report non funziona così.
    Funziona in un altro modo.
    Accetta (anzi acquista) servizi fatti da troupes free-lance. Insomma, non sono loro a realizzare i servizi 😉
    Stiamo lavorando anche su questo settore 🙂

  11. atyka ha detto:

    Complimenti per il tuo gran lavoro! Una domanda: “che non si tratta di un problema meramente giudiziario, ma di qualcosa di più profondo, molto più profondo, che difficilmente riuscirei a spiegare in un singolo post. Un problema culturale, difficile da sconfiggere e radicatissimo” questo quá si riferisce alla cultura della regione oppure alla cultura generale italiana? Ma come dice Ubikindred in comm n. 7 forse di tutto il Paese. Per me cmq impensabile che butto via (fuori di cestino) qualsiasi cosa.. Beh, infatti ci hanno insegnato alla primaria per dire a quelli che buttano qualcosa: “Signore, no Li é caduta qualcosa?” Ma quá, neanche in Italia non ci proverei…
    Che peccato che la gente non ama alla prorpia terra e la fa morire. Spero che sarai ottimo medico e la aiutarai a respirare un’altra volta.

  12. maredidirac ha detto:

    Sai atyka che sei poetica? L’ultima frase “Spero che sarai ottimo medico e la aiutarai a respirare un’altra volta.” è splendida!
    Comunque una volta l’ho fatto: un amico del mio ex buttò volontariamente uno scontrino per terra e io l’ho raccolto e messo nel cestino che stava a 50cm. Beh mi sono sentita dire dal mio ex che avevo trattato male il suo amico e che l’avevo umiliato.
    Salutoni

  13. maredidirac ha detto:

    Grazie per la precisazione capo e, quindi, buon lavoro!

  14. mata63 ha detto:

    Niente inchini caro Alex… sguardo alto e si va avanti. Bravo!

  15. atyka ha detto:

    Camminando per le strade di una gran cittá europea ho visto come uno ragazzo di un gruppeto di tre ha buttato la box delle sigarette, nella mia strada (questo non era intenzione, credo). Ma passando, l’ho calciato nella sua direzione. Con parole come porco sporco.. mi incazza. Anche se questi sporchi danno lavoro a quelli che pulliscono le strade…

  16. zakynthos ha detto:

    Come Mata.
    Quando cominciamo?

    un abbraccio grande
    zak

  17. moltitudini ha detto:

    si, è un lavoro culturale nel senso più proprio del termine e di lunga durata.
    Mi sutpisco sempre delle potenzialità che stanno rivelando i blog, in questo come in altri casi.
    Li trovo un momento di partecipazione più significativo che il voto.

  18. lucanellarete ha detto:

    bravissimo, continua così
    hai dimostrato che si può davvero fare qualcosa per mettere le toppe a questo paese pieno di buchi
    hai tutto il mio sostegno
    ciao
    luca

  19. lullaby1972 ha detto:

    Grazie Ale …. e non solo per l’aggiornamento …
    Un bacio

  20. fmf ha detto:

    Che dire.
    Buona continuazione.
    Da questo lato del monitor si segue la vicenda con interesse.
    Bravi.

  21. dodo712 ha detto:

    Fa veramente piacere leggere questo tuo post! Hai fatto un gran lavoro e stai (state) continuando a farlo.
    C’è così tanto bisogno di questo impegno e di questo slancio in questo assurdo paese.
    Quindi ogni cittadino, campano o no, dovrebbe ringraziarti/vi di cuore per quello che fai/fate.

  22. utente anonimo ha detto:

    bella Alex!!
    sempre al tuo/vostro fianco!!

    sANTAkLAUS – http://www.newspusher.org

  23. laltrametadelcielo ha detto:

    l’inchino come dice virginie va sopratutto a te alla tua incazzatura incanalata in un progetto che poi e decollato da solo con la spinta dell’emotivita’ che hai ispirato e suggerito in tutti noi i passi che son stati fatti che credo da soli sarebbero valsi manco la carta del gabinetto ma forse come suggerisce un vecchio detto antico
    l’unione fa la forza
    come aggiungo io l’unione di persone inteligenti e coraggiose fa andare avanti molte piu cose
    un bacio io ci sono non so a cosa possa servirti una piccola donna ma tutta la mia piccolezza e al tuo servizio e quello della nostra terra

  24. laltrametadelcielo ha detto:

    e aggiungo che il ringraziamento va a te alex nell’integrita della tua persona
    il lavoro e lungo e vero ma ne vale la pena la terra sa essere generosa con chi si prende cura di lei

    virginia

  25. cosima ha detto:

    entusiasmante leggere di una comunita’ vera e propria venuta fuori dalla blogosfera!
    il vacuum culturale fuori da quella secondo me e’ dettato proprio dalla mancanza di un senso di comunita’.
    e’ un grande merito il tuo alex, di comunicare modulare e coinvolgere.
    l’inchino lo faccio io a te.
    buona continuazione.

  26. sibillacumina ha detto:

    beh…splendida continuazione del post di febbraio,Doktor!un aggiornamento doveroso e realizzato alla perfezione sui risvolti e sulle reazioni a catena al tuo dolore!
    vuoto culturale sul quale speriamo di dare un contributo anche con “altri mezzi”!
    E’ fondamentale che la gente venga informata sensibilizzata e ancor prima toccata/turbata dalla forza della realtà…il mio sogno è trovare un modo per realizzare fuori dalla rete quel che succede fra i blogger…
    per adesso ti mando un abbraccio forte…

    p.s. a breve ti invio email

    S.

  27. utente anonimo ha detto:

    hola
    ci sono novità sulla questione ambiente life. appena mi arriva l’incartamento te lo faccio avere.
    ciao

  28. d4rkcloud ha detto:

    Ho trovato molto coraggioso il tuo post.
    Un esempio di impegno civile di raro valore.
    Ti faccio i miei complimenti e miei migliori auguri di andare avanti.

  29. storie ha detto:

    Grazie.
    Con le lacrime che continuano amabilmente a passaggiare all’interno delle mie palpebre.
    Grazie.

    (E non sai quanto ne avevo bisogno..)

    s.

  30. insanesinner ha detto:

    non ho mai creduto nel lavoro di squadra…. beh mi sono dovuta ricredere, alla mia età!!

    Naturalmente, come tutti qui sanno, è tutto merito tuo e di quel tuo primo post, della tua passione, del tuo cuore, della tua “testa”, della tua intraprendenza, delle tue capacità, del tuo essere un gran testardo…. ecc….

    Ricorda, c’è sempre una sola persona che puo risolvere “un problema”. E’ nel suo destino, per chi crede al destino.

    miao sa

  31. tiptop ha detto:

    ma ti pare, per cosi poco. lieta di aver dato nel mio piccolo un piccolissimo aiuto.
    e felicissima di sentire che qualcosa si è mosso! alle volte “la rete” serve anche a far del bene.
    1 bacio

  32. utente anonimo ha detto:

    Tu non ti inchini a nessuno.
    pensavo, nei miei limiti, sempre piccole cose, sul buttare via le cose per strada, come il lavoro debba partire da lontano.
    Ricordo di eesere stata criticata come troppo severa con mio figlio, da parte di mia suocera (INSEGNANTE!!!) perchè l’avevo costretto a tenere in mano la carta del chewing gum fino al primo cestino. Ricordo un mattino in cui ho visto pulire i giardini mentre passavo col cane, raccogliere tutte le cartacce. E ricordo la stessa sera bibite vuote carte bicchierini là dove c’erano i giochi dei bambini. Educare è più faticoso che essere distratti.

  33. Nerofreemen ha detto:

    Hai ragione il problema è prima di tutto culturale. Altrimenti non si spiegherebbe perchè, qui in provincia di Napoli, la gente esce di casa con il sacchetto della spazzattura nel cofano della macchina e poi appena saliti sull’asse mediano (o altra strada) lo lascia nella piazzola di sosta.
    E’ naturale chiedersi che fare, sicuramente informare la gente e fargli capire che purtroppo se suo figlio o sua moglie si ammala è anche per colpa di quel sacchetto lasciato cosi.

    Bandofbrother2@yahoo.it

  34. lavalanga ha detto:

    un inchino a te! barbara!

  35. sonofuorimoda ha detto:

    Per fortuna siamo un po’ meno bananarepublic di quanto sembri…

  36. ciailan ha detto:

    Piccola storiella di piccole discariche che ognuno puo contribuire a formare…

    Protagonista famigliola tipo Babbut Mammut e Figliut (chi ha qualche primavera alle spalle se li ricorderà sicuro) che,tutti belli e in tiro, cammminano per strada.

    A prima vista mi fanno pensare che sicuramente avranno una casa luminosa e che Mammut non è uscita prima di averla tirata a lucido.

    Ma…che vedo….bustina di patatine gozzovigliate dal piccolo buttato per terra senza che nessuno dei due “maestri di vita” opponessero il benche minimo rimprovero.

    Ma che dovevo aspettarmi in effetti..qualche minuto il pacchetto vuoto di sigarette del capo famiglia fa la stessa fine.
    Resto a bocca pronta ad indignarmi ma un altro bambino che è nei pressi lo fa al mio posto:

    “non si butta la carta per terra”

    (Bravo penso tra me: niente è perduto quibdi)

    Ma …risposta della Regina della Casa “Non importa tanto passa lo spazzino”
    Il loro figliolo ascolta beato e beve alla fonte di tanta educazione…

    Forse qualcosa è perduto comunque…

    Scusa..invasione come al solito..e dire che ero passata solo per lasciarti un augurio per un buon ponte del Primo Maggio..:-)
    (una quantità equa di cafe mi raccomando!!)

    A presto

  37. TheBlower ha detto:

    come sempre insuperabile….
    leggendo i commenti mi soffermo su uno, dove dice è un problema culturale, si vero, ma non mi spiego come mai, a napoli e dintorni succede ancora tutto questo, come sai sono di milano, ci sono molti di voi qui al nord, e stranamente non si comportano in questo modo, sono persone molto educate, e a volte mi sono ritrovata con alcuni di loro a criticare chi non ha rispetto per la natura e per le persone.
    Come mai in altre regioni si comportano civilmente e a casa loro no?

  38. tostoini ha detto:

    a pensarci bene a volte è così bello dormire

  39. squeezeand ha detto:

    ti seguo sempre, e sono fiera di te 🙂

  40. utente anonimo ha detto:

    ri-bravo, che ti posso dire? 🙂

  41. alidada ha detto:

    Alex perfavore, visto che sei esperto di informatica, puoi dirmi qualcosa?… il mio pc fa i capricci ha resettato improvvisamente la memoria (non è un virus ho il Norton installato e aggiornato), spariti gli indirizzi, le mail, tutto… si salva il msn non so per quale motivo…

    Baci e coccole a tutt*
    Pralina (non sono nemmeno più loggata)

  42. Anyanka ha detto:

    Alex..hai saputo di Malika?

  43. marzia ha detto:

    Non posso che ripetermi… e applaudire!

    Buon fine settimana…

  44. Aquilasenzanido ha detto:

    Alex mi rende felice che questo strumento dimostri la sua forza ( per dirla con Riccardo Orioles).
    Sono felice che di tutto quanto segnalato se ne sia parlato, sia stato diffuso.
    A te il plauso per la professionalità, e la caparbietà.. valore aggiunto.

  45. napartaud ha detto:

    Ho dedicato ben 5 anni della mia vita di volontario servizio dove il 50% delle manzioni era dedicato alla protezione dell’ambiente. Quanti documenti prima raccolti e poi stilati.. quanti appostamenti notturni e diurni con fotografie documentabili la fragranza di reato.. tutto paurosamente archiviato con le più superficiali motivazioni…
    Ho letto e poi “sentito” il cuore del messaggio. Il mio modo di ringraziarti non sarà quello di farti i complimenti che di certo non ti sono mancati come giustamente meritavi, ma di fare la mia parte. Da questo momento.
    Pietro

  46. Pralina ha detto:

    Lottare per vivere, Alex… sempre!
    Come sempre… parole di fuoco di giustizia e libertà, in te.
    Buona domenica.
    Au revoir.

    Sinceramente e teatralmente.
    R.M.N.

  47. ilfastidio ha detto:

    No Alex, i grazie a chi ha diffuso non servono.
    No Alex, i grazie non servono. Servono le buone notizie che ci dai.
    Servono le persone che hanno capacità e costanza d’impegno reale, nelle cose che migliorano la qualità della vita.
    Ti potrò avere il 15 a Ripetta, viene Gabriel Garcia Marquez e viene Ettore Mo.
    Titolo dell’incontro:
    Cent’anni d’irrequietudine. Due cronisti della vita. Incontro fuoridallerotte, ore 12.

  48. flog ha detto:

    potresti scriverci un libro su, ma le cose andrebbero così come stanno andando (purtroppo) ed intanto ti auguro ti trascorrere domani, una giornata di relax…visto che te la sei guadagnata ^__^

  49. pitagox2 ha detto:

    sei sempre grande!!! 😀

  50. farfallanotturna ha detto:

    Complimenti Alex per la tenacia, l’attenzione e la forza di trasferire in un progetto un dolore personale.
    E’ un problema culturale oltre che politico è vero. Mi è capitato in uno dei pochi giardini di Milano, vedere una ragazzina gettare a terra l’involucro del gelato, era con i genitori che hanno fatto altrettanto, e allora mi sono avvicinata alla ragazzina e le ho mostrato il contenitore dei rfiuti, i genitori mi hanno detto di farmi gli affari miei naturalmente ho risposto loro che stavo facendo gli affari miei, ne è nata una piccola discussione però la ragazzina ha raccolto la carta e l’ha messa nei rifiuti. Lavoro lungo.

    Un saluto affettuoso

    Giulia

  51. nudamente ha detto:

    avanti così Alex
    avanti ancora, sempre, senza turarsi il naso, come ho appena scritto su napolibloggers!!!!!

  52. mariaprivi ha detto:

    con sempre il nostro appoggio e sostegno oltre dove sara possibbile il nostro aiuto
    buon 1 maggio alex

  53. lorypersempre ha detto:

    Ho riletto il tuo post.
    Tutto è incominciato perché ti sei incazzato.
    Sull’incazzatura hai scritto un pezzo autentico, addirittura un dialogo, ed è questo che ci ha “catturato”: nè cronaca, nè politica, solo vita vera e, in questo caso, vita negata.
    Poi hai trovato compagni di strada, gente come te con voglia di mettersi in gioco.
    Gente che non vuole arrendersi.
    Le persone possono fare molto, le persone.
    La politica forse cambierebbe se tante, tante persone individualmente insieme decidessero di far bene i loro diversi mestieri.
    Bisogna continuare ad incazzarsi, denunciare rendendo pubblico e quindi cercare di fare, senza derogare, senza perdere speranza.
    Bravo Alex.
    Grazie della lezione della vita (oops mi è sfuggito un altro grazie.

  54. CompagnaSpa ha detto:

    In agosto andrò al mare nel sud della Campania… speriamo bene…
    Leela

  55. irom ha detto:

    Penso che la mole di commenti di questo post, parli da sola!
    Io posso solo dirti che è stato un onore aver potuto seguire tutta l’evoluzione di una grande inchiesta giornalistica, da questo blog. Grazie davvero!
    Sono convinta che, dopo la radio, il tuo lavoro riuscirà ad arrivare anche sulla carta stampata, come merita.

  56. martik ha detto:

    Ricollegandomi al commento #9 pensi possa essere utile che si facciano segnalazioni alle redazioni vuoi di report, vuoi di riccardo iacona, vuoi di altro, attraverso mail (firmate ovviamente) che possano dimostrare interesse degli spettatori verso il problema dell’avvelenamento dl territotìrio (e non solo in Campania)?
    Magari con il link al tuo o altri articoli che trattino il problema?

  57. perlasmarrita ha detto:

    Non sapevo niente di tutta questa storia. Scrivo dalla Sardegna. L’ho saputo stamane tramite il blog di un amico (dodo712).
    Ti lascio i miei più sinceri complimenti, a te e a tutti coloro che collaborano. Ciao Marcella

  58. almostblue58 ha detto:

    Un inchino va a te Alex e a tutti quelli come te che fanno del genere umano qualcosa di condivisibile.
    per quel che valgono, hai i miei più sinceri complimenti. Con un pò di vergogna di fare ormai ben poco per la mia terra.
    Saluti

  59. umader ha detto:

    il tuo resoconto è la prova che – anche se la molla è la rabbia – una buona inchiesta fatta da un blogger può travalicare il confine della blogsfera e avere ricadute molto ampie ed efficaci

  60. Stufa ha detto:

    Sono contento che la storia terribile dei rifiuti tossici e delle discariche abusive, con suo sciagurato portato dell’aumento dei tumori e di altre malattie, stia finalmente venendo fuori dagli schermi dei PC e stia pian piano risalendo verso i media di massa.
    Così come sono contento che il tuo lavoro, Alex, stia ricevendo l’appoggio e l’incoraggiamento che merita.
    Ritengo però, come anche tu più volte nei tuoi post hai sottolineato, che il problema è molto più profondo di quanto possa apparire di primo acchito. Per cambiare la gestione dei rifiuti, e quindi rendere vivibili queste nostre terre e preservare la nostra salute, non basta fare la raccolta differenziata dei rifiuti, occorre cambiare la politica, abbattere mafia e camorra, cambiare l’approccio con l’ambiente naturale, abbandonare il modello di sviluppo consumista che il mercato ci impone per provare a sperimentare decrescita e sobrietà, diffondere cultura. Tu conosci come e meglio di me la realtà del Sud, Alex, e sai che è difficile fare certi discorsi tra la gente comune. A volte mi sembra di parlare un’altra lingua. Vedere intere famiglie che trascorrono la domenica sera negli ipermercati è qualcosa di scoraggiante. Fin quando la gente sarà messa così, qualunque sforzo rischia di essere inutile. E’ proprio l’intero sistema che non va, e nessuno di noi è esente da colpe. Denunciare e fare controinformazione è importantissimo, ma è’ dalle coscienze che bisogna ripartire, in primis dalle nostre.
    Un saluto e un in bocca al lupo!

  61. cercacoccole ha detto:

    Hai ragione:
    noi ( internauti )
    possiamo contribuire
    attraverso la comunicazione. Questa è la forza che abbiamo
    per risvegliare le coscienze. Cominciando dalla nostra.
    Piccoli passi di tante formiche che, uniti, sono passi da gigante.

    Inchino a te per la buona riuscita;
    capisco che la soluzione non è facile: e’ un problema complesso
    e difficile da affrontare. 🙂

  62. Fiandri ha detto:

    Riprendo, con fatica, la lettura del tuo blog soffermandomi su questo post. Ho apprezzato molto l’analisi ed il resoconto che hai fatto…complimenti per il lavoro fatto e per quello che c’è innanzi, soprattutto per la sensibilizzazione necessaria a far sì che la mentalità acquisisca un nuovo modo di porsi, di agire, di pensare, di valutare, di essere sensibili, sin dalle piccole cose.
    Esempio stupido: fino ad alcuni anni fa non c’era la raccolta differenziata, quando è iniziata nel mio comune ho avuto un senso di insofferenza per dover dividere tutto, per dover tenere bidoni vari nel terrazzo di casa, ora rimango stupita quando viaggiando, vedo che si deve mettere il sacchetto con tutte le immondizie nello stesso bidone… Spero che mia figlia mantenga le buone abitudini che ha ora e l’educazione al rispetto dell’ambiente che le hanno insegnato sin dalla materna, bellissimi lavori sull’acqua, sul riciclo dei materiali, persino impensabili in un paesino così piccolo. Com’è vero che la differenza della scuola la fanno le persone e non i programmi!
    Ora si indigna quando vede nei campi i sacchetti aperti di immondizie lanciati dalle auto…Speriamo mantenga questa indignazione anche quando le si porranno problematiche ben più importanti.
    Sei in gamba, sono molto orgogliosa di “conoscerti” seppur virtualmente!:-)
    Buona giornata

  63. elianto ha detto:

    Ottimo, davvero. Avanti così

  64. mangiabambini ha detto:

    Sono arrivata qui dal link del Premio di macchianera.. a volte allora anche i premi servono. Grazie Alex (&co) per quello che avete fatto, da parte di un’altra che ha preferito andarsene. Ma i grazie non bastano. Se posso fare qualcosa… se ti va mi parli meglio della faccenda dell’editore?

  65. Anonimo ha detto:

    http://mangi[..] non si smetta di parlarne [Alex321 ha scritto questo post qui. Lo riporto per intero e soprattutto rinnovo l’invito di Alex321 a farlo girare con link, e-mail, e quanto la tecnologia metta a disposizione.] .: Come muore la mia terra (post incazzato n [..]

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